Previsione — Charles Rafferty

È tutta la settimana che gente famosa muore come mosche, e l’albero di Natale ha appena smesso di bere. Poi uno dice i presagi. È ormai impossibile tenere le veneziane dritte. Dovunque mi giro, vedo gente che corre a fare commissioni che domani a quest’ora avrà già dimenticato. Mi ricordo che, anni fa, fui costretto... Continue Reading →

Le vacanze — Stefano Olmastroni

[dal lat. vacantia "essere libero", neutro pl. sost. di vacans vacantis, part. pres. di vacare "esser vuoto", attrav. il fr. vacance] il primo giorno ci fece trasalire quando apparve sul soffitto sopra il letto. lo tenemmo d'occhio. parlammo di lui tutto il tempo prima di dormire. il giorno dopo, tornati dalla spiaggia, stava ancora lì... Continue Reading →

Deriva — Charles Rafferty

A un certo punto, i vecchi amici hanno smesso di chiamarmi. Pensavo avessero perso il mio numero. Ora li perdono, e perdono i figli e il lavoro, le mogli e i divorzi, i tumori e i prati, i quindici minuti che si concedono al pianoforte ogni sera. Sono in grado di andare avanti nonostante la... Continue Reading →

Io sono stato una bomba — Angelo Colella

[Collage by Angelo Colella] io sono stato una bomba e coerentemente ho danzato. ancora si mormora delle mie gambe, bastava tirarmi il filo. io non mi ricordo com’era, ma avrei voluto restare quadrupede. [+] L'autore: Angelo ‘NGE’ Colella è nato a Marcianise (provincia di Caserta) e lì vive attualmente. Scrive appena può, e si ricava... Continue Reading →

Biografia dei campi — Edoardo Occhionero

Ph. by Edoardo Occhionero Nelle giornate trasparenti era visibile il Monte Rosa dai bagni del primo piano, la neve ancora spiegazzata e la cornice rossa del padiglione delle medie. All’intervallo il corridoio, Carlo uscito dalla classe che girandosi verso Martina con una risata su di me dice «ma tanto lui è gay». La campanella corrode... Continue Reading →

Dio: pro e contro — Pietro Pancamo

La tenebra si abbatteva per la quinta volta su di noi, mentre Gesù, dorato e datato di doni, ascoltava a capo chino. «Non hai voluto darmi retta, quando ti chiedevo Patti e non Parole. Quindi ora lancio i fiumogeni, come avevo minacciato, e scateno il diluvio», disse Giuda “Icariota” spalancando le ali e prendendo il... Continue Reading →

Sara — Gianluca Garrapa

sara si sveglia a fatica da sabbie. mobili quasi divincolandosi. e la finestra verde raggiunge. nella penombra d’agosto invernale. l’aria frizzante del primo mattino. la penetra stanza blu indelicata. sara si sporge al balcone nel vuoto. gettarsi di sotto e le gambe pesanti. le danno uno sforzo inumano a tirarle. lungo il termosifone. e mezz'ora... Continue Reading →

La corda elastica — Marco Tedeschini

Quando si toglie l’imbracatura pensa alla transazione appena occorsa, ai flussi di denaro fissati dalle merci, alle provvigioni salariali che gli consentono il pane e attività superflue, passatempi come quello; scende dalla piattaforma, acquista la foto di rito e si ricorda le ragioni che l’hanno spinto a percorrere chilometri per fare un salto, ci vorrebbe... Continue Reading →

Paesaggio anomico — Riccardo Innocenti

Un altro anno è passato e dopo un lungo viaggio devi pulire la casa al mare. Lasciando le buste della spesa all’ingresso hai attraversato la soglia al buio, spalancando le persiane hai chiuso gli occhi per proteggerli dal sole. Quindi hai osservato la stanza illuminata, vedendo i gesti sospesi che ti aspettavano: scaricare la macchina,... Continue Reading →

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